Bozze, violini, legna, pianti e sorrisi
Questo è un post vecchio di 4 mesi, iniziato a fine ottobre, ritoccato ad inizio novembre, riscritto a dicembre, ritoccato ancora a gennaio e lasciato macerare incompleto nelle bozze sino ad oggi. Ho deciso di completarlo e pubblicarlo…
Ma voi vi siete mai messi a scrivere? Vi siete mai posti la domanda classica che anche Primo Levi si pose in “L’altrui mestiere”: “perché uno scrive?” “Che ha questo da aver tanta voglia di scrivere i fatti suoi?”
Beh, le ragioni sono appunto diverse. La cosa che mi piace però è che ogni tanto qualcuno di voi mi chiede come mai non scrivo, ed aspetta qualche mio nuovo post. Davvero piacevole come sensazione. Per quanto siano baggianate, per quanto diversi e futili possano essere i motivi, è sempre soddisfazione. La scrittura non è poi tanto diversa da molti altri tipi di espressione, e quindi altri tipi d’arte. E non è tanto più facile di saper suonare uno strumento o dipingere o cantare. Richiede fantasia, passione e soprattutto dote. Io probabilmente non ne ho nessuna di queste caratteristiche ed infatti non mi vanto certo di scrivere bene, ma se lo faccio, come già detto altre volte, è per pure diletto personale. Per sfogo, per auto-riflessione, e per condividere qualcosa con quei pochi che leggono queste pagine. C’era una bella frase che avevo salvato nelle bozze per definire il senso, era una frase di una commentatrice di Capitan Uncino (che ricordo ha cambiato blog!) ma da buon sciocco, l’ho cancellata per errore e non la trovo più. Pazienza! Niente frase d’effetto! Mettetecela voi!
Dopo ottobre è arrivato novembre. E’ diluviato di brutto, tanto che alcune città sono andate sott’acqua. Qui per ora, a parte l’acqua alta di Venezia, toccando ferro, siamo ancora con i piedi asciutti. L’autunno è sempre il mio periodo peggiore. E’ il periodo in cui vorrei davvero entrare in letargo e risvegliarmi direttamente a fine maggio. E’ il periodo in cui la mente fa un sacco di pensieri, di tutti i tipi, molto più intensamente che nel resto dell’anno, e lo fa con una vena maggiore di fastidio. Definirlo pessimismo non sarebbe onesto, diciamo di fastidio.
E dopo novembre è arrivato dicembre, e pure gennaio e febbraio. Questi ultimi mesi sono stati intensi, davvero, sotto ogni punto di vista. Ci sono stati momenti tristi, davvero tristi, ma anche forti e importanti. Importanti di certo! I momenti tristi servono per apprezzare ancora di più quelli felici, ma ne farei comunque a meno! I momenti tristi sono passati e di certo ce ne saranno ancora ma questi mesi sono serviti. Le lacrime, i pensieri, i comportamenti, sono serviti per migliorare ancora un po’, o quantomeno per cercare di crescere e capire che sono necessari anche i momenti di crisi.
Oggi il sole splende limpido, è una classica giornata limpida d’inverno, fredda ma splendida. Stamattina salendo sul cavalcavia di San Giuliano, a Mestre, ho visto le mie montagne belle limpide, e ne sono rimasto, come sempre, conquistato! Mi mancano un po’, ma non così tanto come mi mancavano lo scorso anno.. e questo mi fa capire che ahimè o gioiamè, sto cambiando pure io i miei schemi mentali.
E’ passato un altro giorno ed oggi ho dipinto le porte dell’armadio che starà nella cameretta di Diego. Azzurro “carta da zucchero” e blu. Colori scelti dalla madre, ma belli davvero. Meno bella è stata la fatica nel preparare l’armadio per dipingerlo, ma la resa, devo dire, sta dando soddisfazione e mi fa sentire un po’ più papà!
Se qualcuno di voi non conosce Tracy Hogg vi consiglio di leggere il suo libro “il linguaggio segreto dei neonati”. Se state diventando genitori però non compratelo perché di certo, se avete gli amici fantastici che ho io, ve lo regaleranno, anche in triplice copia!!! Bel libro, per quanto non lo abbia ancora finito, ma diverso dagli altri e con degli spunti interessanti. Qualcuno dei miei amici già genitore, dice che può funzionare, quindi ben venga!
L’altro giorno pensavo che per quest’anno non avrei fatto corsi.. In qualità di allievo s’intende. Due anni fa c’è stato l’alpinismo, l’anno scorso l’arrampicata, quest’anno pensavo di non fare niente, e di appendere le scarpe al chiodo. Ed invece eccomi a fare il corso di primo soccorso con i volontari della croce gialla di Spinea. Anche quest’anno insomma, mi stimolo un po’ la mente ed il corpo e poi chissà che ritorni anche un po’ di montagna e di voglia di farla bene e non alla cazzo come nell’ultimo periodo.
In compenso ho ricominciato a correre, finalmente, dopo un mese di malattie varie, ho ripreso. L’altro giorno finalmente una corsa mattutina, al freddo, mezz’oretta abbondante, ma ben fatta. La corsa mi cambia proprio la testa non c’è che dire! E’ meglio di una droga (per quanto non sia esperto di droghe ma su questo basta lavorarci un po’ )
Ho voglia di scrivere, è da tanto che non lo faccio, ho molti pensieri in testa, molti davvero, molte riflessioni, molte idee, molta voglia di dirvi tante cose, anche cose che non dovrei dire, sìssì tante robe. Ma come in tutti questi post misti, alla fine dico tanto e non dico niente, e quindi mi sta già sulle scatole pubblicare stà bozza che forse doveva rimanere tale. Ad ogni modo la pubblico perché tanto va bene così. In questi mesi ho scoperto nuove cose di me, nuovi lati del mio carattere sui quali non mi ero mai soffermato più di tanto. Mi sono stati anche messi in evidenza in modo diretto ed indiretto. Alcune cose mi piacciono di me, altre molto meno. Cercheremo di lavorare su entrambi gli aspetti ma non garantisco, perché in fondo in fondo, mi piaccio così
Anno nuovo questo 2011, già vecchio di due mesi, ma ricco di novità, di passioni, di sentimenti. Ricco di sensasioni, tante davvero, ricco di emozioni da paura, forti, fortissime ed anche impreviste e forse per questo ancora più forti. Ma sono felice, in questo momento almeno, facendo un bel riassunto, sono felice. Mi sento bene. Sono amato, amo, ho tante belle cose ma soprattutto mi sento ricco dentro e sento di poter avere molta ricchezza dalle persone che mi stanno intorno e di poterne dare, non per forza in cambio di ciò che ricevo. Ed è solo l’inizio….
Ivo
- 2011 | armadio | bozze | emozioni | primo levi | Riflessioni | tracy hogg
Da buon zekkus reader aspettavo con ansia il tuo post latitante…Grazie! era ora cazzone di un nullafacente!!!
Me lo immagino questo post: rimbalzante nella tua testa… salvato nei draft di WordPress… in attesa di essere partorito (ogni riferimento a cose, persone o fatti realmente accaduti… o che accadranno è puramente casuale)
Hai presente quando vai in giro in macchina alla mattina e al semaforo ti propongono quei quotidiani a distribuzione gratuita tipo “LEGGO”, “METRO” etc.. dove gli articoli proposti non sono altro che quelli trattati dagli altri giornali a pagamento solo in una forma un po’ piu easy e veloci da leggere… ..una volta ho visto anche uno in scooter che aspettava il verde e nel frattempo quardava rapidamente i titoli principali.
Ecco… i tuoi articoli sono cosi’… gratuiti per gli zecchi e sopratutto facili e veloci da leggere per chi come me non ha mai palle di fare letture troppo impegnative.
Tu dirai: ma cosa vuol dire? che scrivo banalotto come un bambino dell’asilo…?
ha ha ha baukett…
Non preoccuparti, sai che non intendevo quello.. e poi chi sono io per giudicare? I tuoi contenuti sono sempre ricchi di informazioni, sopratutto per chi ti conosce, con sempre questo “dico non dico” che lascia spazio alle libere interpretazioni.
Aspetto con ansia il tuo prossimo post… spero di riceverlo al semaforo… magari come allegato vorrei trovare anche un numero vintage di “Le Ore” mese… grazie ciao
Adesso mi devi dire cosa ti ho fatto. Mi devi spiegare sinceramente – se ti ritieni veramente un amico – chi cacchio te l’ha fatto fare di leggere un libro sull’argomento “Bambini” prima di diventare papà. Non bastava che Laura me lo rinfacciasse continuamente, adesso potrà portare anche argomenti del tipo:
“L’ha letto pure Ivo un libro”
E se l’ha letto pure Ivo vuol dire che possono farlo tutti. Ma io NON L’HO FATTO.
Sì si, amico amico. Amico un cazzo
Ahaah Fabio, mi hai fatto ridere! Beh alla fine si sa che io sono un gran paraculo
quindi non preoccuparti che è la pratica la cosa che conta e tu sei un bravo papà e dovrò solo imparare da te!
@Manuel: sei sempre il migliore, ti farò l’inserto con tutto l’abbonamento vintage di “Le Ore”
A presto amici! Amici un cazzo!
prova ancora a dirmi che io scrivo lunga.
era ora.
parola chiave del 2011 emozione.
(p.s.: io quando scrivo blog, quando scrivo per scrivere intendo, scrivo per emozionarmi di nuovo e se possibile per emozionare altri).