Tempo di pausa e relax
Ci sarebbe bisogno di una pausa, di un po’ di relax. Ma non si può ed anzi in questi giorni le cose per la testa sono tante e di più! Organizzare, fare, brigare, accontentare, accontentarsi… Il caldo poi non aiuta. In camera mia stasera si toccano i 24,7 gradi celsius. Non male davvero, e già in tv si parla di caldo torrido, gelato artigianale “che solo in Italia si fa così buono”, vecchietti che schiattano e uffici che sparano aria condizionata a palla…
Ma stasera mi sono concesso un’ora di pausa. Stasera mi sono provato il vestito da mettere sabato per il matrimonio di Eros e Laura. Ho fatto il nodo alla cravatta (Silvia smettila di ridere!). Ebbene io ho sempre fatto il nodo semplice che è quello più comune e anche brutto se vogliamo (asimmetrico come dicono gli esperti). A me invece è sempre piaciuto il nodo “ciompo” e bello simmetrico. Google, da buon “bidone in cui trovi tutto”, (un po’ come lo sono i pantaloncini di Eta Beta ricordate? Ci tirava fuori sempre di tutto stò maledetto alieno!) mi è venuto d’aiuto e ho scoperto, con mia grande sorpresa (ma nemmeno tanta a dire il vero) che c’è un sacco di gente che ha voglia di spiegarti come fare i nodi alle cravatte! C’è pure un sito dedicato solo a quello: www.nodi-di-cravatta.com (stupefacente eh?)
Bene insomma ho imparato a fare il nodo “Windsor” che è quello che mi piace, quello simmetrico e “ciompo”. Non che ci volesse tanto.. basta guardare, provare e viene direi bene, già la prima volta. Bello! Satisfaction!!! Così ho scelto la cravatta giusta, o meglio quella che volevo mettere e ad essa ho associato la giusta camicia. Stop. Il resto va più o meno bene e non ci perdo certo la vita!
Con in testa i matrimoni ho pensato a quello di qualche anno fa di Manuel e Martina e mi pareva di avere una loro foto nel cumulo di album fotografici. E così tirando fuori gli album sono saltati fuori anche i diari. Eh sì, i diari “supersegretipersonali”. Non i diari di scuola, ma quelli personali, in cui a fine giornata si scrive “Caro diario, oggi è stata una bella giornata di M…” oppure :”Oggi ho trombato come un riccio..” e cose del genere no?
Beh, tenere un diario penso sia una delle cose più curiose che ci sia. Non tanto per il momento in cui si scrive, che di per se è un bel momento di relax, di analisi, di sfogo; ma è curioso quando li rileggi dopo qualche bell’annetto!
Stasera il mio momento di pace è stato lo sfogliare i diari di svariati anni fa. Un po’ ingialliti (che rendono la cosa ancora più storica e fascinosa), con quell’odore particolare di carta vecchia… Sono passato a ritroso, dal 2001 (ultimo diario cartaceo che ho tenuto) al 2000, poi al 1998, al 94, all’89 fino al 1986 (prima di quella data ho da qualche parte delle mini agendine ma proprio robetta che non può essere definita diario)
Dunque 1986, parliamo di ben 23 anni fa! La prima parola che ho detto aprendolo è stata: “Porcozzio 1986!!!” Avevo 10 anni… fate voi. Insomma è stranissimo rileggere certe cose. Non ci si riconosce proprio. E posso capire che a 10 anni uno veda le cose un po’ diversamente che a 33, ma non è che nel 2001 (che comunque sono ben 8 anni fa) vedessi tanto uguale ad ora! Incredibile come gli interessi, le opinioni, i pensieri, le cose a cui si dava priorià sono cambiate nel corso degli anni. Cambiata è la scrittura (stravolta più che cambiata), cambiata la testa, passando proprio dal “bociassa cancaroso” all’adolescente innamorato, al cancaroso e basta, agli anni del lavoro, e così via. Bellissimo è stato trovare alcuni fogli scritti durante le ore di fancazzismo in campeggio, rileggere storie di cui non ricordavo assolutamente l’esistenza. Nomi che non sentivo da una vita, situazioni, locali, scoperte, “prime volte”.
Davvero piacevole. Immaginatevi seduti a leggere il vostro passato, con il sorriso sulla bocca. Fermatevi un attimo e pensate a quante ne avete fatto. Ecco, anche se vi ricordate tante cose, c’è sempre una bella parte che rimane sepolta nella memoria e vi salta fuori solo leggendo queste vostre righe. E allora vi mettere a ridere, o vi commuovete, vi sentite anche estranei per certi vostri pensieri del tempo, per certe vostre azioni, ma tornate subito a quei ricordi ed a quelle sensazioni.
Ecco l’ora di pausa è già bella che passata. Anche stasera ho fatto tardi, colpa della musica che ascolto e mi tiene sveglio.
Il pezzo di stasera è molto anni ’70 (infatti è del ’70 ), periodo di studenti ribelli (tutt’altro che inattuale come situazione sociale tra l’altro) di surfisti in spiaggia, California, droghe leggere e sesso libero (sì insomma come nel 2009!)
Il pezzo di stasera ha un testo ed un titolo che sono proprio adatti al periodo.. Il pezzo di stasera è di un gruppo storico: Crosby, Stills, Nash & Young e si intitola “Carry on”
Deejay, spin that shit!!!
ieri sera su Virgin History (Virgin Radio FM 95.7 Venezia) hanno parlato di Crosby Stills Nash & Young…
quoto con molto piacere la tua scelta musicale…
Paja
Bravo Paja! Sempre in linea!
Ogni tanto anche io vado di Virgin Radio
Oggi mi sono intrufolata e ho letto un pò…impagabile lo sfogo sui francesi!mi sono fatta due sane sanissime risate…e cmq leggerti è sempre un piacere in pochi scrivono come scrivi tu! scrivi un libro! io sicuro lo comprerei,pensaci ne?…scivolo verso il lago, Buona giornata Ivo.
Eh stì francesi sono una piaga, giaggià!
Oh Valentina, troppo buona!!! Ma chissà un giorno magari lo scriverò e non sia mai che tu lo compri, a te copia autografata eheheh!!
Ne?
Ciaoo buon lago!!!